L'illusione dell'energia dal sole, libro
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L'illusione dell'energia dal sole, libro
L'illusione dell'energia dal sole, libro
http://www.galileo2001.it/materiali/...sione_sole.php
Prefazione di Renato Angelo Ricci
Il Re è Nudo. Come il bambino della favola di Andersen smentisce con la voce dell’innocenza sia cortigiani e vassalli, ossequienti al potere, sia il popolo, sprovveduto e perplesso, condizionato e plagiato dal battage degli imbonitori, così Franco Battaglia usa un’arma che è scomoda e sgradevole alle orecchie dei benpensanti di stampa ambientalista, dei politici in cerca di consenso, degli pseudo-scienziati di complemento, dei disinformatori mass-mediatici in servizio permanente effettivo, e inusuale alle orecchie della gente comune, disorientata e male informata. Quest’arma è la verità.
Per non usare parole grosse, parliamo qui di verità scientifica, quella “picciola”, per dirla con Galileo; la quale, sia pure nei limiti delle approssimazioni e dei possibili margini di errore sempre più riducibili con il progredire delle tecniche di osservazione e di misura, è pur sempre «più affidabile e anche umanamente – oltre che intellettualmente – più consapevole delle voci incontrollate e dogmatiche che, fuori da ogni rilevanza scientifica, pretendono di affermare “verità” basate sull’emotività irrazionale tipica delle culture oscurantiste». Ho tratto questa enunciazione dal Manifesto che costituisce la base fondante dell’Associazione Galileo 2001, nata come Movimento per la libertà e la dignità della scienza, che io mi onoro di presiedere e di cui Franco Battaglia è Vice-presidente vicario. Se ne fa portavoce egli stesso, ricordando, tra l’altro, lo studio – intrapreso dal Comitato Scientifico dell’Agenzia Nazionale Protezione Ambiente nel 2002, durante il periodo del mio incarico di Commissario – sui nove rapporti Conoscenze scientifiche ed emergenze ambientali che volevano essere strumento scientificamente accreditato di informazione ai decisori politici sulle varie questioni di interesse ambientale, e ricordando, in particolare, il rapporto Energia e Ambiente.
Quel rapporto ha condotto Battaglia ad affrontare in questo libretto il problema delle cosiddette energie rinnovabili che, poi, nel linguaggio mass-mediatico corrente sarebbero le nuove rinnovabili (dimenticando, ad esempio, che la frazione dominante delle rinnovabili è costituita dalla fonte idroelettrica) e che sono considerate addirittura alternative, mentre il termine corretto sarebbe semmai integrative o, più accuratamente, modestamente integrative.
È con rigoroso metodo scientifico e con grande onestà e coraggio intellettuale che Battaglia porta avanti questa indagine e fornisce al pubblico una informazione corretta e dettagliata, fisicamente ineccepibile e quantitativamente orientata e, quindi, difficilmente confutabile. Essa costituisce la “verità” obbligata, e per questo scomoda, che scopre l’ineluttabilità della illusione dell’energia dal sole. Scopre, anzi, le molteplici illusioni di cui, da anni e con scarso interesse per una visione strategica e una consapevolezza socio-economica delle reali possibilità offerte dalla scienza e dalla tecnologia, si nutrono – in buona o mala fede – esperti improvvisati, economisti e sociologi superficiali, politici interessati e, purtroppo, anche ricercatori tesi più all’enfasi di immaginifici obiettivi che alla consapevolezza dei vincoli della fisica e dei limiti tecnologici.
Queste illusioni sono elencate nei vari capitoli che affrontano i vari modi di trasformare e utilizzare la madre di tutte queste fonti: l’energia del sole, che Battaglia definisce, senza mezzi termini e perfino con una certa irriverenza (proprio come il bambino di Andersen), l’energia del passato. Su questo, correndo il rischio di diventare opportunisti o con la speranza di “calmierare” il dibattito scientifico, si potrebbe cercare di essere un po’ più moderati per non offendere troppo i partigiani delle posizioni “equilibrate” o delle “larghe intese”, care, e magari a volte necessarie, al mondo politico. Ma, al fondo, è Battaglia che ha ragione. Se il re è nudo, rimane nudo e non si può vestirlo di parole.
Nelle questioni scientifiche, non esistono le “larghe intese”: la scienza, piaccia o no, non è democratica. Tutt’al più si tratta di sapere quanto vasto sia il margine di dubbio o di errore. Ma le potenze specifiche (watt per m2) e i possibili contributi delle varie tecnologie solari sono quelle che sono (vedi Tabella 9); e l’impatto territoriale e i costi per ottenere da esse il 10% dell’energia elettrica consumata in Italia sono quelli che sono. E se il confronto con l’utilizzo di centrali nucleari rischia di essere frustrante, con buona pace degli anti-nuclearisti (sempre meno nel mondo, ma pervicaci e resistenti in Italia), ciò significa soltanto che, sia pure concedendo mezzi ragionevoli e incentivi alle ricerche su alcune tecnologie solari (penso, in particolare, al fotovoltaico, ma con la consapevolezza che esso potrà avere ben altre applicazioni più interessanti che non la produzione d’energia), non è però ammissibile – perché scientificamente e tecnicamente sbagliato e politicamente e socialmente irresponsabile – rinunciare a rientrare nel novero dei Paesi produttori, e non solo utilizzatori, dell’energia nucleare da fissione.
Non mi addentrerò nei dettagli tecnici e nelle specifiche delucidazioni dei vari aspetti illustrati da Franco Battaglia. Essi del resto sono esposti in modo talmente chiaro e usufruibile dal lettore medio da non necessitare alcuna ulteriore presentazione. Mi limiterò a sostenere che il volume è di preziosa consultazione anche per chi si ritiene più o meno esperto e scientificamente attrezzato. Dalla definizione di energia e delle sue unità di misura, oltre che dall’enfatizzazione sul significato di potenza alla quasi martellante ripetizione delle potenze specifiche medie delle diverse tecnologie di trasformazione; dalle tabelle di confronto in termini di utilizzo reale delle varie fonti energetiche fino all’elenco, aggiornato in ogni capitolo, delle varie illusioni, il libro è un susseguirsi di dati ma anche di illuminanti spiegazioni che, lungi dall’infastidire, diventano un efficace metodo didattico di ripetere la lezione.
In ogni caso, Franco Battaglia ci dice, prove scientifiche e dati tecnici alla mano, che il contributo possibile di tecnologie che trasformino l’energia solare corrente o di combustibili e carburanti da essa generati è marginale e tale resterà, e che non ci si può certo affidare al sole, non tanto per risolvere ma neanche per solo affrontare una crisi energetica che, con l’ineluttabile esaurimento dei combustibili fossili, costituisce un nodo strategico essenziale per la nostra civiltà. Una via concreta e realistica da imboccare per scongiurare che il pericolo si tramuti in danno è certamente la via nucleare. Il resto del mondo lo sta comprendendo, l’Italia è in forte, fortissimo, ritardo.
http://www.galileo2001.it/materiali/...sione_sole.php
Prefazione di Renato Angelo Ricci
Il Re è Nudo. Come il bambino della favola di Andersen smentisce con la voce dell’innocenza sia cortigiani e vassalli, ossequienti al potere, sia il popolo, sprovveduto e perplesso, condizionato e plagiato dal battage degli imbonitori, così Franco Battaglia usa un’arma che è scomoda e sgradevole alle orecchie dei benpensanti di stampa ambientalista, dei politici in cerca di consenso, degli pseudo-scienziati di complemento, dei disinformatori mass-mediatici in servizio permanente effettivo, e inusuale alle orecchie della gente comune, disorientata e male informata. Quest’arma è la verità.
Per non usare parole grosse, parliamo qui di verità scientifica, quella “picciola”, per dirla con Galileo; la quale, sia pure nei limiti delle approssimazioni e dei possibili margini di errore sempre più riducibili con il progredire delle tecniche di osservazione e di misura, è pur sempre «più affidabile e anche umanamente – oltre che intellettualmente – più consapevole delle voci incontrollate e dogmatiche che, fuori da ogni rilevanza scientifica, pretendono di affermare “verità” basate sull’emotività irrazionale tipica delle culture oscurantiste». Ho tratto questa enunciazione dal Manifesto che costituisce la base fondante dell’Associazione Galileo 2001, nata come Movimento per la libertà e la dignità della scienza, che io mi onoro di presiedere e di cui Franco Battaglia è Vice-presidente vicario. Se ne fa portavoce egli stesso, ricordando, tra l’altro, lo studio – intrapreso dal Comitato Scientifico dell’Agenzia Nazionale Protezione Ambiente nel 2002, durante il periodo del mio incarico di Commissario – sui nove rapporti Conoscenze scientifiche ed emergenze ambientali che volevano essere strumento scientificamente accreditato di informazione ai decisori politici sulle varie questioni di interesse ambientale, e ricordando, in particolare, il rapporto Energia e Ambiente.
Quel rapporto ha condotto Battaglia ad affrontare in questo libretto il problema delle cosiddette energie rinnovabili che, poi, nel linguaggio mass-mediatico corrente sarebbero le nuove rinnovabili (dimenticando, ad esempio, che la frazione dominante delle rinnovabili è costituita dalla fonte idroelettrica) e che sono considerate addirittura alternative, mentre il termine corretto sarebbe semmai integrative o, più accuratamente, modestamente integrative.
È con rigoroso metodo scientifico e con grande onestà e coraggio intellettuale che Battaglia porta avanti questa indagine e fornisce al pubblico una informazione corretta e dettagliata, fisicamente ineccepibile e quantitativamente orientata e, quindi, difficilmente confutabile. Essa costituisce la “verità” obbligata, e per questo scomoda, che scopre l’ineluttabilità della illusione dell’energia dal sole. Scopre, anzi, le molteplici illusioni di cui, da anni e con scarso interesse per una visione strategica e una consapevolezza socio-economica delle reali possibilità offerte dalla scienza e dalla tecnologia, si nutrono – in buona o mala fede – esperti improvvisati, economisti e sociologi superficiali, politici interessati e, purtroppo, anche ricercatori tesi più all’enfasi di immaginifici obiettivi che alla consapevolezza dei vincoli della fisica e dei limiti tecnologici.
Queste illusioni sono elencate nei vari capitoli che affrontano i vari modi di trasformare e utilizzare la madre di tutte queste fonti: l’energia del sole, che Battaglia definisce, senza mezzi termini e perfino con una certa irriverenza (proprio come il bambino di Andersen), l’energia del passato. Su questo, correndo il rischio di diventare opportunisti o con la speranza di “calmierare” il dibattito scientifico, si potrebbe cercare di essere un po’ più moderati per non offendere troppo i partigiani delle posizioni “equilibrate” o delle “larghe intese”, care, e magari a volte necessarie, al mondo politico. Ma, al fondo, è Battaglia che ha ragione. Se il re è nudo, rimane nudo e non si può vestirlo di parole.
Nelle questioni scientifiche, non esistono le “larghe intese”: la scienza, piaccia o no, non è democratica. Tutt’al più si tratta di sapere quanto vasto sia il margine di dubbio o di errore. Ma le potenze specifiche (watt per m2) e i possibili contributi delle varie tecnologie solari sono quelle che sono (vedi Tabella 9); e l’impatto territoriale e i costi per ottenere da esse il 10% dell’energia elettrica consumata in Italia sono quelli che sono. E se il confronto con l’utilizzo di centrali nucleari rischia di essere frustrante, con buona pace degli anti-nuclearisti (sempre meno nel mondo, ma pervicaci e resistenti in Italia), ciò significa soltanto che, sia pure concedendo mezzi ragionevoli e incentivi alle ricerche su alcune tecnologie solari (penso, in particolare, al fotovoltaico, ma con la consapevolezza che esso potrà avere ben altre applicazioni più interessanti che non la produzione d’energia), non è però ammissibile – perché scientificamente e tecnicamente sbagliato e politicamente e socialmente irresponsabile – rinunciare a rientrare nel novero dei Paesi produttori, e non solo utilizzatori, dell’energia nucleare da fissione.
Non mi addentrerò nei dettagli tecnici e nelle specifiche delucidazioni dei vari aspetti illustrati da Franco Battaglia. Essi del resto sono esposti in modo talmente chiaro e usufruibile dal lettore medio da non necessitare alcuna ulteriore presentazione. Mi limiterò a sostenere che il volume è di preziosa consultazione anche per chi si ritiene più o meno esperto e scientificamente attrezzato. Dalla definizione di energia e delle sue unità di misura, oltre che dall’enfatizzazione sul significato di potenza alla quasi martellante ripetizione delle potenze specifiche medie delle diverse tecnologie di trasformazione; dalle tabelle di confronto in termini di utilizzo reale delle varie fonti energetiche fino all’elenco, aggiornato in ogni capitolo, delle varie illusioni, il libro è un susseguirsi di dati ma anche di illuminanti spiegazioni che, lungi dall’infastidire, diventano un efficace metodo didattico di ripetere la lezione.
In ogni caso, Franco Battaglia ci dice, prove scientifiche e dati tecnici alla mano, che il contributo possibile di tecnologie che trasformino l’energia solare corrente o di combustibili e carburanti da essa generati è marginale e tale resterà, e che non ci si può certo affidare al sole, non tanto per risolvere ma neanche per solo affrontare una crisi energetica che, con l’ineluttabile esaurimento dei combustibili fossili, costituisce un nodo strategico essenziale per la nostra civiltà. Una via concreta e realistica da imboccare per scongiurare che il pericolo si tramuti in danno è certamente la via nucleare. Il resto del mondo lo sta comprendendo, l’Italia è in forte, fortissimo, ritardo.
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