POLITICA
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Fermare Wojtyla con ogni mezzo. Firmato Mikhail Gorbaciov & C.

Andare in basso

Fermare Wojtyla con ogni mezzo. Firmato Mikhail Gorbaciov & C. Empty Fermare Wojtyla con ogni mezzo. Firmato Mikhail Gorbaciov & C.

Messaggio  Admin Mer Apr 30, 2008 7:08 pm

Fermare Wojtyla con ogni mezzo. Firmato Mikhail Gorbaciov & C.
versione stampabile
Autore:
Caterina Maniaci
Nuovi documenti riguardanti proprio l'attentato a Karol Wojtyla il 13 maggio 1981 vengono pubblicati nel libro del giornalista e scrittore americano, John O. Kohler, dal titolo «Sul Papa. Spie in Vaticano», pubblicato in anteprima in Polonia dalla casa editrice cattolica Znak, a Cracovia. Il documento ottenuto da Kohler elenca nove eminenti membri del Politbureau: Mikhail Suslov (capo della propaganda e ideologo del PCUS), Andrei Kirilenko, Kostantin Chernenko (segretario del Comitato Centrale), Kostantin Rusakov (responsabile dei contatti col Partito Comunista Polacco), Vladimir Ponomarev, Ivan Kapitonov, Mikhail Zimyanin, Vladimir Dolgikh ed anche Mikhail Gorbaiov...



Un piano elaborato, studiato a lungo, e sempre più nervosamente, nelle segrete stanze del Cremlino, per tentare di arginare, neutralizzare, con ogni metodo possibile, il nuovo, grande pericolo per il colosso Urss: papa Giovanni Paolo II. La nomenklatura russa aveva intuito che proprio dal Vaticano, guidato ora da quel Papa energico e fiero oppositore di ogni dittatura, sarebbe potuto arrivare il colpo fatale alla Cortina di ferro. Quel che a lungo è circolato come illazione, sospetto, o ipotesi di fanta-spionaggio, dunque, più che mai ora si conferma come un fatto storico di grande rilevanza. Disinformazione, diffamazione, ma anche di più: arrivare a pensare ad un attentato, se necessario. Una prova più che concreta dell'ampiezza e della pericolosità della rete di controllo e spionaggio che l'Urss aveva dispiegato all'interno e tutt'intorno alla Santa Sede. Nuovi documenti riguardanti proprio l'attentato a Karol Wojtyla il 13 maggio 1981 vengono infatti pubblicati nel libro del giornalista e scrittore americano, John O. Kohler, dal titolo «Sul Papa. Spie in Vaticano», pubblicato in anteprima in Polonia dalla casa editrice cattolica Znak, a Cracovia. Non si tratterebbe di semplice ricostruzione storica, sulla base di illazioni o di testimonianze estemporanee, perché John Kohler, già autore di un volume sulla storia della Stasi, l'ex servizio segreto della Germania est, è entrato in possesso di un verbale del Comitato Centrale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica. Nel documento, del novembre 1979, un anno dopo l'elezione dell'allora cardinale Wojtyla al soglio Pontificio, si invitano tutti i membri del Kgb a «sfruttare ogni opportunità per prevenire il nuovo corso politico avviato dal Papa polacco e se necessario, usando mezzi che vadano al di là della semplice disinformazione della diffamazione organizzata». Una dichiarazione tutto fuorché ambigua. Tra i firmatari del verbale, Mikhail Suslov, capo della propaganda e ideologo del Pcus, Andrej Kirilenko e Kostantin Cernenko, segretari del Comitato Centrale, Kostantin Rusakov, responsabile dei rapporti con il partito comunista polacco, Vladimir Ponomariov, Mikhail Zimyanin, Vladimir Dolgich, Mikhail Gorbaciov. In un'intervista, Kohler ha dichiarato di essere rimasto «scioccato» quando ha scoperto il documento e, a suo giudizio, la frase «oltre i mezzi della disinformazione e del discredito» poteva significare una cosa sola: «l'approvazione di uccidere il Papa». Il verbale del Comitato Centrale del Pcus pubblicato dallo scrittore americano evidenzia la grande attenzione che i vertici del Cremlino riservavano al Papa polacco fin dal giorno della sua elezione, il 16 ottobre 1978. I vertici del Pcus sono in massima allerta per la situazione della Polonia in quel periodo. Anche Solidarnosc è nel mirino della nomenklatura sovietica. Tanto che il 14 gennaio 1981, in occasione della visita a Roma del leader del sindacato, Lech Walesa, la segreteria del Pcus invia una direttiva all'ambasciatore di Mosca nella Capitale. Il diplomatico viene invitato ad «allertare la leadership del Partito Comunista Italiano, che ha buoni rapporti con le organizzazioni sindacali, e ad incontrare Enrico Berlinguer o uno dei suoi deputati affinchè compiano», si legge nella direttiva pubblicata dagli Archivi nazionali americani nell'ambito del 'Cold War project', «ogni passo possibile per assicurarsi che il viaggio in Italia di Lech Walesa non sia di supporto alla linea della opposizione politica antisocialista». E Giancarlo Lehner, storico e neodeputato del PdL, sottolinea che «Mikhail Gorbaciov, beniamino del Pci e della sinistra democristiana, fu tra coloro che sottoscrissero il verbale nel quale si invita ad usare ogni mezzo pur di fermare il Pontefice polacco».

Fonte: Libero 30 aprile 2008
Admin
Admin
Admin

Messaggi : 37
Data di iscrizione : 03.02.08

https://centrodestra.forumattivo.com

Torna in alto Andare in basso

Torna in alto


 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.